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Soccorso Alpino

Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) è un servizio di pubblica utilità, del Club alpino italiano. Le finalità del CNSAS, definite con chiarezza dalla legge, sono:il soccorso degli infortunati, dei pericolanti ed il recupero dei caduti nel territorio montano, nell’ambiente ipogeo e nelle zone impervie del territorio nazionalecontribuire alla prevenzione e alla vigilanza degli infortuni nell’esercizio delle attività connesse in queste zone concorrere al soccorso in caso di calamità, in cooperazione con le strutture della Protezione Civile, nell’ambito delle proprie competenze tecniche e istituzionali.

Il CNSAS provvede al soccorso degli infortunati, dei pericolanti e al recupero dei caduti nel territorio montano, nell’ambiente ipogeo e nelle zone impervie del territorio nazionale. Contribuisce inoltre alla prevenzione e vigilanza delle attività riguardanti gli sport di montagna e alle attività speleologiche in queste stesse zone. Essendo anche una struttura nazionale operativa del servizio nazionale della protezione civile presta attività al di fuori dell’ambiente montano in caso di calamità naturale.

Al CNSAS è inoltre affidata la funzione di coordinamento nel caso di intervento di diverse organizzazioni di soccorso in ambito alpino o in ambiente impervio od ostile, e le sue strutture sono indicate alle regioni come «soggetti di riferimento esclusivo per l’attuazione del soccorso nel territorio montano ed in ambiente ipogeo»

1966 – Nasce la “V° Delegazione Speleologica”.
La nostra storia inizia il 4 luglio del 1966 quando, tra gli speleologi di Lazio e Abruzzo, nasce la “V° Delegazione Speleologica” che entra a far parte dell’allora neonato Soccorso Speleologico, affiliato alla struttura nazionale di soccorso in montagna del Club Alpino Italiano, quello che allora si chiamava CNSA (Corpo Nazionale Soccorso Alpino).

1975 – GISM (Gruppo Interno di Soccorso in Montagna).
Negli anni ’70, Cesare Maria Squadrelli, savonese di nascita ma trasferitosi per lavoro a Cassino, con un trascorso di alpino durante la seconda guerra mondiale, “importa” il Soccorso Alpino all’interno della locale Sezione del CAI. Molti giovani lo seguono e con l’aiuto della Sezione del Cai, della Scuola Militare Alpina di Aosta e di numerosi “donatori” privati, nel 1975, si forma il GISM (Gruppo Interno di Soccorso in Montagna) che opera e si organizza sulle montagne locali.

1980 – Il GISM entra ufficialmente a far parte del Corpo Nazionale Soccorso Alpino.
Nel 1977 la sezione del CAI di Cassino delibera ufficialmente l’istituzione al suo interno del GISM che, nel notiziario della Sezione, del 24 luglio 1977, viene così descritto: “alla data odierna il GISM conta 39 unità di cui: 2 medici, 14 tra operai e artigiani, 9 studenti, 7 impiegati e 7 professionisti o dirigenti d’azienda. Del gruppo fanno parte 3 unità femminili”. Nel 1979 l’organico è già aumentato a 62 unità, tra effettivi, ausiliari e riserve, e copre tutta la provincia di Frosinone e l’Alto Molise. Nel 1980 il Gruppo entra ufficialmente a far parte del Corpo Nazionale Soccorso Alpino, diventando la Stazione di Cassino, aggregata anch’essa alla struttura abruzzese del CNSA.

1988 – Stazioni di Cassino, Rieti, Collepardo e la Stazione Speleologica.
Dal 1980 in poi si è lavorato molto a livello regionale, per organizzare capillarmente il Soccorso Alpino e Speleologico Lazio del CNSAS, tanto che nel 1988 erano già funzionanti le Stazioni di Cassino, Rieti, Collepardo e la Stazione Speleologica. Il 26 aprile dello stesso anno l’amministrazione Regionale del Lazio vara la legge n.27/88 “Norme per il potenziamento dei servizi di soccorso alpino” concedendo un contributo economico con la finalità di sostenere: ”… la prevenzione degli infortuni in montagna e l’efficienza del Soccorso Alpino”.

1995 – Entra a far parte dell’organizzazione nazionale della Protezione Civile.
Negli anni ’90 il CNSAS entra a far parte dell’organizzazione nazionale della Protezione Civile e nel 1995, mutato il quadro di riferimento normativo, il Soccorso Alpino e Speleologico Lazio si iscrive al Registro delle Organizzazioni di volontariato e, nel 2005, ottiene l’iscrizione presso la sezione Protezione Civile dello stesso Registro.

1996 – Stazione di Roma e Provincia.
Nel 1996 nasce la Stazione di Soccorso Alpino di Subiaco (oggi rinominata come “Stazione di Roma e Provincia”).

2003 – Le Scuole Regionali Tecniche.
Nel 2003 viene fondata la Scuola Regionale di Soccorso Speleologica alla quale, nel 2004, si affianca la Scuola Regionale di Soccorso Alpino che ha sede al rifugio Angelo Sebastiani al Terminillo.

2004 – Riorganizzazione territoriale.
Nel 2004 il Consiglio Regionale del Soccorso Alpino e Speleologico Lazio ha deliberato una riorganizzazione territoriale che mira alla copertura integrale del territorio laziale.

2011 – Stazioni di Latina e Viterbo.
Nel 2011 la struttura regionale viene ampliata con le Stazioni di Latina e Viterbo.

2021
Ad oggi, nel 2021, il SASL (Soccorso Alpino Speleologico Lazio) è composto da 204 operatori.

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